Museo Storico dei Granatieri di Sardegna
Dipende direttamente dalla “Brigata meccanizzata Granatieri di Sardegna” il Museo Storico dei Granatieri di Sardegna sito a Roma in Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 7.
Questo Museo è stato realizzato, in una area donata dal Comune di Roma nel 1920, su progetto del Tenente dei Granatieri Francesco Leoni e da personale interamente fornito dalla Brigata Granatieri e con una sovvenzione tra i militari e pubblica.
Questa area era antistante la caserma del 2° reggimento Granatieri e in prossimità della sua palazzina Comando, ora sede del Museo storico della Fanteria.
La prima pietra dell’edificio è stata collocata il 3 giugno 1922 in presenza del Re Vittorio Emanuele III e il Museo fu inaugurato il 3 giugno del 1924.
Il Museo attualmente si suddivide in quindici sale colme di cimeli, armi, documenti e oggetti di preda bellica.
Un salone d’onore al primo piano dedicato ai regnanti della Casa Savoia è degna sede di mostre e convegni nonché presentazione di libri e incontri culturali.
In una cappella sempre al primo piano vi sono incisi i nomi dei granatieri caduti in tutte le guerre e in un’altra sala vi sono conservate le originali bandiere di guerra con relativi medaglieri.
È compito del Museo e della sua Direzione la salvaguardia del patrimonio storico di questi valorosi reparti e di chi ne ha fatto parte per diffonderne i valori tra le attuali generazioni promuovendo mostre e visite guidate che hanno sempre raccolto grande entusiasmo tra i visitatori.
Il compito di un Museo non deve infatti essere un semplice contenitore di cimeli a molti sconosciuti ma piuttosto un raccoglitore delle memorie di coloro che con il loro operato, valore e gesta hanno contribuito a scrivere ciascuno un tassello di storia, tasselli che uniti tra loro compongono la Nostra Storia nazionale e il nostro passato.
Ogni arma e cimelio esposto nel Museo ha una storia interessante da raccontare, aneddoti e curiosità.
Sono molti i casi di visitatori che ascoltando un aneddoto o la descrizione di un cimelio hanno compiuto un balzo temporale indietro nel loro passato con il ricordo di quanto loro raccontato magari dai propri nonni e che avevano temporaneamente dimenticato o accantonato tra i loro ricordi.
La Direzione del Museo si avvale del valido contributo e aiuto nell’organizzazione delle mostre tematiche da parte dell’Associazione storico culturale “Amici del Museo Storico dei Granatieri di Sardegna” e della recente costituzione nell’ambito dello stesso Museo e sempre da parte di questa Associazione di un centro storico documentale militare con decine di migliaia di libri, fotografie e documenti.
Da alcuni anni inoltre la Direzione del Museo ha permesso l’esposizione delle collezioni private di collezionisti come integrazione di quanto custodito nel Museo stesso e al fine di ampliare la quantità e qualità di quanto esposto al pubblico.
Ha creato quindi un rapporto di fiducia che ha gratificato collezionisti e privati entusiasti di affidare gratuitamente quanto da loro salvato dall’oblio e recuperato spesso con sacrifici.
Negli ultimi anni, tra le mostre che hanno raccolto il più alto interessamento mediatico con riprese televisive e articoli su giornali e quotidiani e la partecipazione di autorità militari e politiche vi sono quelle commemorative le figure militari e umane del Generale Federico Baistrocchi e della sua famiglia e del Maresciallo Armando Diaz.
In occasione del centenario della fine della Prima guerra mondiale è stata allestita una mostra sulle uniformi e la storia dei Granatieri di Sardegna nella “grande guerra”.
Per commemorare il 370° anniversario dei “Granatieri di Sardegna”, nell’aprile 2019 è stata realizzata una mostra sull’evoluzione dell’uniforme dei granatieri tra il 1659 e il 1915, data dell’entrata in guerra dell’Italia nella Prima guerra mondiale e la descrizione della storia dei valorosi storici reparti e di quanto questi hanno contribuito a scrivere con il loro operato la Nostra Storia nazionale.
Concerti di bande musicali militari eseguiti all’interno del Museo e visite guidate serali hanno inoltre allietato le serate dei romani che hanno preferito non restare a casa a vedere la televisione.
Tutto questo per suggerire che molti sono gli spunti che potrebbero essere affrontati in un programma culturale di storia e a tale proposito la Direzione del Museo storico dei Granatieri di Sardegna e i suoi validi collaboratori si offrono gratuitamente per contribuire a svilupparne il progetto.